Area di sosta di Tavernelle a Serrungarina - Serrungarina
DESCRIZIONE

Da Forum Sempronii la strada prosegue poi fino a raggiungere la mutatio di “Ad octavo” (Calcinelli) dopo otto miglia, come appunto sta ad indicare il significativo toponimo. Tra i vari ritrovamenti lungo questo tratto di via va segnalata la scoperta nel 1978 di un ampio edificio caratterizzato dalla esistenza di un cortile, prospiciente l’antica strada; essa è costituita da una solida massicciata, con uno strato di ghiaia in superficie, e mostra ancora solchi paralleli formati dalle ruote dei carri. La presenza dei resti di un ponticello, di cui risultano conservate le due spalle laterali in opus vittatum in scaglia rossa locale, attesta che la coeva taberna era ubicata a lato di un piccolo corso d’acqua. I frammenti di materiali romani rinvenuti in questa area durante gli scavi sono datati dalla fine dell’età repubblicana all’epoca imperiale e permettono di valutare nello stesso contesto l’attuale nome dell’insediamento di Tavernelle con il caratteristico edificio romano con un cortile all’interno; ad ulteriore conferma del fatto che si tratti di una taberna, va segnalata la menzione nel Codice Bavaro (VIII – X secolo d. C.) dell’esistenza lungo la Flaminia di “Casalis Tavernula”. Si tratta in questo caso di un peculiare esempio di continuità d’uso dell’indicativo toponimo, dall’età romana a quella medievale e moderna. Nella stessa area, presso il ponticello accanto alla strada, sono stati anche rinvenuti i resti delle strutture di una edicoletta a pianta quadrata, con un portichetto sulla facciata formato da colonnine, aperto verso la via. Il contestuale ritrovamento di una piccola testa di Attis permette di riferire la statua della divinità, legata al culto di Cibele, allo stesso luogo sacro aperto verso i viandanti che percorrevano la Flaminia.


Mario Luni, Oscar Mei

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