Forum Sempronii - il parco archeologico - Fossombrone
DESCRIZIONE

Il sito della città è stato riconosciuto a circa due chilometri ad est di Fossombrone, in località San Martino del Piano, ed è stato identificato fin dal Quattrocento sulla base di numerosi rinvenimenti di antichi manufatti verificatisi ripetutamente nel corso di lavori agricoli. L’abitato è sorto almeno nel II secolo a.C. su un ampio pianoro nel tratto terminale della vallata del Metauro e in connessione con la Flaminia (220 a.C.), che con il proprio percorso ha determinato il principale asse viario urbano. Il Forum è stato probabilmente strutturato da Gaio Sempronio Gracco, in un’area già frequentata in età preromana, nel periodo di attività della commissione triumvirale nominata a seguito della lex Sempronia (133 a.C.). Nel contesto di questo ampio intervento Gaio Sempronio Gracco ha così legato il proprio nome al Forum omonimo, che ha allora subìto incremento grazie alla apertura della Flaminia.

Gli scavi eseguiti dal 1974 dall’Università di Urbino hanno fornito elementi significativi per la conoscenza dell’assetto urbanistico della città, che si presenta di tipo regolare, con vie rettilinee parallele tra loro e con incroci ad angolo retto. L’abitato si estendeva su un’area di circa 25 ettari ed era compreso su tre lati entro limiti naturali, costituiti dal ciglio sul greto del Metauro (verso sud), dal Fosso della Conserva (a ovest) e dalle estreme propaggini del Monte delle Cesane (verso nord). La cinta muraria seguiva il “ciglio tattico”, meno che sul lato orientale, dove il piano si presenta uniforme; su quest’ultimo versante sono state rinvenute strutture con materiali di spoglio di una torre circolare e di un tratto di mura di età tardoantica, situate presso la “Porta Gallica”, menzionata in una iscrizione trovata nelle vicinanze.

 Tra i monumenti della città va aggiunto che sono stati localizzati numerosi resti di strutture murarie, oltre a lunghi tratti di basolato stradale che hanno permesso di riconoscere una insula rettangolare di due actus per tre (circa m 70 x 105). Un edificio termale è stato scavato e musealizzato, unitamente ad altri ambienti presso l’area forense. Due templi sono stati individuati di recente con la fotografia aerea nell’area del Forum, in un campo di proprietà privata.

 

Autore: Mario Luni

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